22, Aprile, 2025

L’incanto della materia. Ai Musei Civici di Imola inaugura la grande mostra dedicata a Germano Sartelli

L'esposizione dedicata all'artista nel centenario della sua nascita inaugura domani, venerdì 11 aprile, alle 17 e, nell’occasione, l’ingresso è gratuito

Una grande mostra retrospettiva per Germano Sartelli, nel centenario della nascita dell’artista imolese. Si aprirà domani, venerdì 11 aprile, nel museo San Domenico la grande mostra Germano Sartelli. L’incanto della materia, curata dal critico Claudio Spadoni, ne riassume l’intero percorso creativo con più di settanta opere, dai precocissimi collages della seconda metà degli anni Cinquanta alle grandi sculture in corten e alle carte lavorate della sua ultima stagione.

La mostra inaugura venerdì 11 aprile alle 17 al museo affacciato sull’omonimo giardino e, nell’occasione, l’ingresso è gratuito. Oltre alla preziosa collaborazione della famiglia Sartelli, l’evento gode della sponsorizzazione di Con.ami, del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Imola e del supporto dell’Associazione Casa Sartelli e di Cefla. Sarà visitabile fino al 13 luglio.
A partire dal 19 aprile, ogni sabato mattina alle 10.30, Imola Musei organizza speciali visite guidate alla mostra. Sono inoltre previsti laboratori rivolti ai bambini e agli adulti, il cui calendario è consultabile al sito www.imolamusei.it.


Sull’argomento leggi anche: https://www.ilnuovodiario.com/2025/01/31/un-uomo-diventato-artista-germano-sartelli-a-cento-anni-dalla-nascita/


Sartelli, l’incanto della materia
«Nell’arte del Novecento la vicenda di Germano Sartelli rappresenta certamente un ‘caso’, come sottolineava Andrea Emiliani, lo studioso che con Maurizio Calvesi gli dedicato le prime e autorevolissime pagine critiche – rimarcano da Imola Musei -. Un caso per il suo lavoro inconfondibile, come del resto inconfondibile è stato il suo stile di vita, il cui “temperamento traspare dalla pelle, conteso tra una singolare grazia naturale e una capacità di sperimentazione che può toccare il geniale”».
In mostra sarà possibile ripercorrere questo vasto repertorio di materiali “insoliti” cui Sartelli ha fatto ricorso nel suo percorso artstico: collages di foglie, frammenti di carta, stracci e ragnatele, cicche di sigaretta, paglie, oggetti fissati nella trasparenza del cellophane, del plexiglass o della vetroresina, ciocchi di legno, “alfabeti” di vimini o fili di ferro, “paesaggi di terre o di polvere”, lamiere lavorate.

«Una vera e propria gemma»
«Sebbene spesso ritirato nel suo ‘casetto’ di campagna – commenta Claudio Spadoni, curatore della mostra – Sartelli non perdeva mai di vista quanto contestualmente accadeva in Italia, anzi nel mondo. Ad uno sguardo a posteriori, in realtà, Sartelli appare sorprendentemente anticipatore rispetto ad alcune delle esperienze artistiche che hanno caratterizzato la seconda parte del Novecento».
«Artisticamente parlando – aggiunge il direttore di Imola Musei, Diego Galizzi – la figura di Sartelli rappresenta per questo territorio una vera e propria gemma, isolata e preziosa, un poeta della materia capace di scandagliarne la natura pulsante e di restituirne le occulte geografie in forma d’arte».


© Riproduzione riservata

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