24, Aprile, 2025

Soli? No, Assieme! con il nuovo progetto per il contrasto delle solitudini involontarie

Capofila del progetto, che coinvolge una decina di realtà del circondario tra cui la Caritas, è Auser Imola

Soli? No, insieme! È questo il nome del nuovo progetto che coinvolgerà Auser di Imola (capofila del progetto) e una decina di realtà del circondario tra cui Caritas Imola, Croce Rossa, No Sprechi Onlus, Centro Sociale Bertella, Asp e Aris Aps di Toscanella. «Il progetto – spiega Fulvia Felini, referente – ha obiettivi chiari e urgenti: contrastare la solitudine involontaria, purtroppo in forte aumento, e sostenere le persone con disabilità, costruendo una rete di supporto solida. Tra le finalità vi è anche la creazione di punti di ascolto, sia in presenza sia telefonici». Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, il progetto avrà una durata di 18 mesi, «ma l’obiettivo è quello proseguire nel tempo» ci tiene a sottolineare Gigliola Poli, presidente di Auser Imola.
Il progetto è stato selezionato e finanziato dal Bando regionale per progetti di rilevanza locale 2024/2026 da cui ha ricevuto un contributo di 20mila euro.

Ascolto, sostegno e inclusione
Il cuore dell’iniziativa sarà l’ascolto attivo delle persone, la raccolta dei loro bisogni e l’attivazione di sostegni concreti: dall’accompagnamento per spese e commissioni, fino all’inserimento in attività culturali e sociali. Tutto questo sarà possibile grazie alla creazione di una rete attraverso l’ideazione di un software realizzato in collaborazione con la società Sinapsi SB. «La nostra azienda – racconta Stefano Manara, amministratore delegato di Sinapsi – è nata vent’anni fa e da allora si occupa di sviluppare software per imprese. Negli ultimi anni abbiamo deciso di orientarci anche su progetti sociali, diventando una società di benefit. Quest’ultimo progetto è sicuramente complesso, ma anche molto stimolante». «Questo strumento – aggiunge Manara – permetterà alle associazioni di avere una visione completa delle persone seguite, ottimizzando i servizi offerti. Inoltre, la creazione di uno storico delle richieste sarà preziosa per analizzare i bisogni emergenti e migliorare gli interventi futuri».

Una rete che cresce
L’esperienza maturata con il precedente progetto “Noi ci siamo!”, inoltre, «ha gettato le basi per questa nuova avventura. Proprio grazie a quel percorso, è stato possibile attivare un numero telefonico dedicato (0542 1956895), che sarà operativo da maggio» sottolinea l’Auser.


© Riproduzione riservata

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