Il 22 gennaio 2015 papa Francesco ha riconosciuto l’eroicità delle virtù della serva di Dio Teresa Gardi e quindi da quel momento le compete il titolo di venerabile e si possono esporre in chiesa immagini per la venerazione
da parte dei fedeli. Si ha l’impressione che l’avvenimento abbia interessato
poco la comunità diocesana. L’uomo della città secolare
“disturba” poco i santi e tantomeno cerca di imitarli e
quindi anche di conoscerli. Eppure ritengo che Francesco abbia fatto un grande dono alla Chiesa e in primo luogo alla Chiesa Imolese. La venerabile
Teresa Gardi è una laica vissuta duecento anni prima di noi ed è una mistica di grande spessore interiore e spirituale. Proviene da una famiglia povera che vive a fatica col lavoro quotidiano, ma intesse con Dio e coi Santi
una grande famigliarità che sostiene la sua sofferenza e la rende portatrice di bene agli altri. Al termine della marcia della pace abbiamo ricordato in cattedrale il suo pio transito avvenuto il 1 gennaio 1837 alle ore 14 e soprattutto il matrimonio spirituale celebrato il 3 gennaio 1817 all’altare del crocifisso in San Cassiano. “La Madre celeste l’ha condotta davanti al Figlio, l’ha fatta inginocchiare, l’ha esortata a guardare il Padre e lo Spirito
Santo, ha voluto che faccia un pieno sacrificio della volontà, di tutti gli affetti e delle persone. Fatta tale offerta, Cristo, tenendo in mano il noto anello, l’ha chiamata dilettissima sposa, le ha detto di fare quanto promesso, l’ha esortata a essere fedele assicurandole fedeltà, le ha promesso di riservare il posto per lei preparato in cielo”. (dal diario) “Dopo il matrimonio spirituale, ha sempre sperimentato una certa presenza del Signore, che, come una certa ombra l’accompagnava per la strada e ovunque”. La scena maestosa del matrimonio può sembrarci lontana, ma è qualcosa di attuale. Il Sacro Cuore di Gesù disse a santa Margherita M. Alacoque “Assicura che il mio cuore (=amore) regni e io avrò cura anche delle tue cose materiali”. E ancora san Francesco: “Fa di me, strumento di pace. Dove c’è odio che io porti amore… porti perdono…
unione”. (preghiera semplice) Da Pio IX in poi i papi sono santi, è l’ora della santità dei laici. La società ha bisogno di uno stuolo di santi, padri, madri, vergini e celibi che scelgano totalmente il Signore, che cerchino il Regno di Dio e la sua santità se vogliono
salvare questo mondo secolarizzato. Teresa Gardi è profezia e per la preziosa intercessione scopriamola.