5, Febbraio, 2025

Precisazioni circa la postura nell’accostarsi per ricevere la Santa Comunione eucaristica

Come gli adulti ricordano, fino a quando la santa Comunione veniva data unicamente in bocca, la si riceveva in ginocchio. Nel 1989 alla Chiesa italiana è stata consentita la possibilità per i fedeli di ricevere la santa Comunione nelle mani sovrapposte presentandole al ministro incaricato rimanendo in piedi, come la possibilità ai singoli fedeli di riceverla direttamente in bocca rimanendo sempre in piedi. In entrambi i casi, il modo in cui ci si accosta alla santa Comunione esprime grande riverenza, perché si è consapevoli che quella particola di pane azzimo è il vero corpo del Signore risorto e vivo. A chi riceve la santa Comunione in piedi è chiesto perciò di compiere un inchino, forma di adorazione analoga all’inginocchiarsi, come era stato già sottolineato al numero 34 dall’Istruzione circa Il culto del mistero eucaristico emanato da parte della Congregazione dei Riti il 25 maggio 1967. Nella terza edizione tipica del Messale Romano pubblicata a firma di san Giovanni Paolo II in occasione del grande anno giubilare del 2000, per ora solo in latino, si prevede espressamente una duplice possibilità come è indicato al numero 160: «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza episcopale». La Conferenza episcopale italiana non si è ancora espressa «sul modo di riceve la comunione eucaristica», in quanto (pur avendo avuto l’approvazione della traduzione in lingua italiana solo delle norme del Messale Romano della terza edizione da parte della stessa Congregazione del culto e la disciplina dei sacramenti il 25 gennaio 2004) non ha ancora ufficialmente fra le mani l’intera approvazione della terza edizione tipica del Messale Romano in lingua italiana: “quindi resta per ora su indicazione della Conferenza episcopale italiana un’unica postura per ricevere la santa Comunione sia in bocca come nelle mani rimanendo in piedi”. Inoltre si viene a ricordare che se un “fedele ha il desiderio di ricevere la santa Comunione in ginocchio”, essa “non gli è negata” in ottemperanza a quanto è stato precisato e normato nella Lettera della Congregazione del Culto e la Disciplina dei Sacramenti del 1° luglio del 2002.

Ufficio liturgico diocesano

Messaggio promozionale
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionaleSviluppo Siti Web e loghi
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img

Ti potrebbe interessare

Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img
Messaggio promozionalespot_img

LASCIA UN COMMENTO

Leggi la prima pagina

IMOLA

LUGO