Nel medioevo i cittadini che contribuivano e partecipavano alla costruzione di una Cattedrale erano mossi dal desiderio di condividere il comune ideale di un Bene teso alla bellezza dell’Infinito. Nel contempo apparteneva al singolo e alla collettività contribuendo a valorizzare l’individuo. L’Italia è un paese unico al mondo, vanta 50 siti protetti dell’Unesco ed ha una quantità di opere d’arte che nessun’altra Nazione ha sulla faccia della Terra. La Legge 29 luglio 2014 n.106 denominata Art Bonus, ha introdotto un credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali a sostegno della cultura. La Legge di Stabilità offre in modo permanente al donatore, persona fisica o giuridica, la possibilità, tramite un meccanismo semplice e trasparente, di diventare un moderno Mecenate. “Mecenatismo” per connotare la vocazione all’amore per l’arte e conseguentemente la necessità di sostenerla con apporti finanziari. Ampiamente utilizzato nel passato da Case Reali, aristocratici e possidenti, per dare prestigio alle loro corti e anche da Papi e dalla Chiesa in genere. In epoche più recenti il miglior interprete del “mecenatismo” è stato il mondo anglosassone dove l’onere di finanziare la Cultura è stato assunto da privati o imprese, che per filantropia o per ritorni di carattere commerciale in termini di promozione del proprio “brand”, hanno erogato fondi alla Cultura, contando sulla rinuncia da parte dell’Erario di una quota del proprio gettito, in cambio della conservazione e del restauro del proprio patrimonio artistico nazionale. Con il restauro della chiesa del Carmine è successo qualcosa di simile, perché non si poteva restare indifferenti di fronte ad una bellezza architettonica e artistica in grave degrado come quella Chiesa, per di più custode delle reliquie di Sant’Ilaro patrono della Città. Art Bonus è lo strumento e la chiave di avvio di questa “ricerca di verità e di Bene” custodita nell’arte. L’opera del Carmine racconta questa eccezionale avventura umana di bellezza e di lavoro, di amicizie e di scoperte. Un luogo in cui ci si ritrova insieme a restaurare un pezzo così significativo della storia della città. Uno splendore ritrovato che ancora riserva sorprese. Secondo i dati del Mibact, il 73% dei donatori sono persone fisiche, il 20% sono imprese ed il 6% sono Enti; a testimonianza di quanto il patrimonio culturale sia percepito come una risorsa fondamentale per il Paese. La maggior mole di interventi finanziati è stata effettuata da queste due ultime categorie, a conferma che l’Art Bonus è ormai ritenuto uno strumento per rafforzare il “Brand” aziendale. La Compagnia di San Paolo ha restaurato il Museo Egizio di Torino, Unicredit l’Arena di Verona, a Firenze la Basilica della Santissima Annunziata e alcune sale degli Uffizi sono state rimesse a nuovo con le donazioni del gruppo Ferragamo. Anche il volto delle nostre comunità può essere coperto da “incrostazioni”, con questi progetti e le azioni di recupero possiamo tutti cooperare a questo “restauro” perché il volto della Chiesa rifletta la luce di Cristo. Basta un semplice bonifico, con descrizione nella causale del bene oggetto della donazione, per diventare un Mecenate e fruire del vantaggio fiscale collegato. Il sito nazionale che elenca tutte le opportunità per i donatori è https://artbonus.gov.it. Distintamente per Regione è possibile vedere quali sono i beni pubblici da restaurare comprese le donazioni già effettuate e gli importi finanziati.
Paola Paoletti