«Mi tocca dire quello che un sindaco non vorrebbe mai dire». Matteo Montanari, primo cittadino di Medicina, ha voluto metterci la faccia nell’annunciare i contenuti della nuova ordinanza regionale.
Un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Bonaccini dopo un consulto con il sindaco, il prefetto e il sindaco della città metropolitana Merola in cui si sancisce al primo punto il «divieto di allontanamento dal territorio del capoluogo di Medicina e
della frazione di Ganzanigo da parte di tutti gli individui ivi presenti» fino al 3 aprile, così come il divieto di accesso.
Il Comune più colpito dall’emergenza Covid-19 chiude quindi gli accessi al capoluogo e alla frazione di Ganzanigo, dove si sono concentrati i contagi. Per i residenti che si trovassero al di fuori della zona rossa «è comunque consentito il rientro al domicilio o alla residenza all’interno dell’area delimitata».
Sospese tutte le attività produttive e commerciali
L’ordinanza, in vigore a partire da oggi (lunedì 16 marzo) fino al tre aprile, prevede la «sospensione di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione
dei negozi di generi alimentari e di prima necessità (farmacie e parafarmacie – fornai – rivenditori di mangimi per animali – distributori di carburante per autotrazione ad uso pubblico – commercio al dettaglio di materiale per ottica; delle attività di trasporto connesse al rifornimento di beni essenziali) e dei presidi sociosanitari esistenti: Casa della Salute, Casa di Riposo e Case Residenze per Anziani non autosufficienti». Chiusi anche tutti gli uffici pubblici ad esclusione dei servizi essenziali.
Chi può quindi entrare nel territorio coinvolto dall’ordinanza? «Potrà essere esentato esclusivamente, previa autorizzazione del Sindaco del Comune di Medicina, il personale impiegato nelle strutture e nei servizi e nelle attività sopra elencate del presente articolo e nei servizi pubblici essenziali».
L’ordinanza prevede anche la soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici. Garantito il servizio di raccolta rifiuti e la consegna a domicilio dei farmaci.
I motivi della decisione spiegati dall’Ausl Imola
«L’estrema criticità della situazione di Medicina – spiega l’Ausl Imola – è nei numeri inviati in Regione dal direttore generale dell’Ausl di soli due giorni fa. Nel territorio del comune di Medicina e nella frazione di Ganzanigo erano presenti 54 casi accertati di Coronavirus, 8 decessi, 22 ricoveri ospedalieri (5 dei quali in terapia intensiva in condizioni critiche) e 24 casi in isolamento fiduciario domiciliare, oltre a 102 soggetti posti in isolamento fiduciario domiciliare a seguito di contatti stretti di casi accertati».
Nella nota, si sottolinea poi come il fenotipo di malattia riscontrato nei pazienti sia contraddistinto «oltre che da una grave e rapida progressione, anche da un’elevata diffusibilità». Si aggiunge il rischio di rapida diffusione del Covid-19 nel contesto dell’area del comune di Medicina, della conseguente estensione alle aree limitrofe e, potenzialmente, all’intera area metropolitana bolognese, ad alta densità di popolazione.