Il Gruppo Eurovo si schiera al fianco delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale dell’Ausl di Imola. Il gruppo, leader nella produzione di uova e ovoprodotti, ha donato 100mila euro offrendo «il proprio sostegno alle unità mobili di intervento domiciliare, responsabili per il trattamento precoce delle infezioni da Coronavirus per tutto il territorio di Imola».
«Siamo orgogliosi di poter offrire un aiuto concreto al nostro territorio in un momento così difficile, in cui è essenziale operare con rapidità ed efficienza in favore anche e,soprattutto,di tutti coloro che risultano positivi al virus ma non sono nelle condizioni di essere curati in ospedale – ha dichiarato Siro Lionello, presidente del gruppo -. È indispensabile oggi trovare e incentivare percorsi di cura alternativi. Per questo motivo abbiamo scelto di sostenere l’attività sperimentale delle Usca di Imola, nella speranza che possano essere raggiunti e assistiti più pazienti possibili, direttamente nelle loro case».
«Quando il signor Lionello mi ha contattato per comunicarmi la volontà di contribuire concretamente nella lotta contro il Coronavirus – afferma il direttore generale dell’Ausl Andrea Rossi -, stavamo stendendo il protocollo di questo intervento che sapevamo avrebbe richiesto all’Azienda uno sforzo organizzativo importante, per cui ho subito proposto che Eurovo lo “tenesse a battesimo”. La somma donata sarà quindi utilizzata per finanziare i costi delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale che nei soli primi 10 giorni di attività hanno visitato a domicilio oltre 200 pazienti,eseguito 140 tamponi e avviato la terapia farmacologica su 130 persone. Contiamo che questo modello divenga un tassello fondamentale per la diminuzione dei casi di malattia che progrediscono negativamente».