Mi sono stancato di dover stare chiuso in casa; ma quando mi lamento mi viene detto: star chiuso serve per combattere l’epidemia. Premesso che il vaccino sarà presente solo fra 12/18 mesi, come è possibile che con lo star rinchiusi si possa debellare il virus? Il virus rimane esattamente dov’è e non appena si tornerà ad uscire questi riprenderà vigore e saremo al punto di prima. No, non al punto di prima, ma in una situazione molto peggiore perché nel frattempo l’economia sarà andata a rotoli. L’obbligo di quarantena non è stato imposto per debellare l’epidemia, che come ho detto prima è possibile solo con il vaccino o con l’immunità di gregge, ma per evitare un sovraccarico di lavoro alla sanita. Sanità che è stata massacrata negli ultimi dieci anni e non avrebbe retto ad un tale urto. Quando l’epidemia è arrivata da noi e dopo le prime gaffe (accuse di razzismo a chi chiedeva di chiudere le frontiere, Milano non si ferma, baci ed abbracci ai cinesi) i nostri governanti si sono resi conto che il virus non scherzava, si sono trovati dinnanzi ad una alternativa: tentare di rimettere in piedi la sanità o fare stare tutti in casa (bloccando l’economia). Evidentemente erano convinti (spero) della bontà della seconda soluzione. È vero che in Germania chi muore di infarto ed è ammalato di coronavirus è morto di infarto; in Italia è morto di coronavirus? Questo comporterebbe un notevole aumento dei decessi per la pandemia in Italia a tutto favore della strada intrapresa. Un politico italiano una volta disse “pensare male si fa peccato, ma ci si prende quasi sempre”. Io penso esattamente il contrario. Sarebbe stato meglio agire sul versante sanità, aumentando i posti letto, e lasciare attiva l’economia. Sarebbe sì stato un costo, ma inferiore a quello attuale. Ma ormai la frittata è fatta e non so proprio come sarà possibile rimettersi in piedi.
Sergio Gollini – Imola