In merito alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha modificato la posizione giuridica Roe v. Wade del 1973 sulla questione dell’aborto, la Pontificia Accademia per la Vita presenta la seguente dichiarazione.
La Pontificia Accademia per la Vita si unisce alla dichiarazione dei Vescovi statunitensi sulla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti. Come hanno dichiarato l’arcivescovo H. Gomez e l’arcivescovo Lori:
«È un tempo per sanare le ferite e riparare le divisioni sociali; è un tempo per la riflessione ragionata e il dialogo civile, e per unirsi per costruire una società e un’economia che sostenga i matrimoni e le famiglie, e dove ogni donna abbia il sostegno e le risorse di cui ha bisogno per mettere al mondo il suo bambino nell’amore».
Il parere della Corte mostra come la questione dell’aborto continui a suscitare un acceso dibattito. Il fatto che un grande Paese con una lunga tradizione democratica abbia cambiato la sua posizione su questo tema sfida anche il mondo intero. Non è giusto che il problema venga accantonato senza un’adeguata considerazione complessiva. La protezione e la difesa della vita umana non è una questione che può rimanere confinata all’esercizio dei diritti individuali, ma è invece una questione di ampio significato sociale. Dopo 50 anni, è importante riaprire un dibattito non ideologico sul posto che la tutela della vita ha in una società civile per chiedersi che tipo di convivenza e di società vogliamo costruire.
Si tratta di sviluppare scelte politiche che promuovano condizioni di esistenza a favore della vita senza cadere in posizioni ideologiche aprioristiche. Questo significa anche assicurare un’adeguata educazione sessuale, garantire un’assistenza sanitaria accessibile a tutti e predisporre misure legislative a tutela della famiglia e della maternità, superando le disuguaglianze esistenti. Occorre una solida assistenza alle madri, alle coppie e al nascituro che coinvolga tutta la comunità, favorendo la possibilità per le madri in difficoltà di portare avanti la gravidanza e di affidare il bambino a chi può garantirne la crescita.
L’arcivescovo Paglia ha detto che: «di fronte a una società occidentale che sta perdendo la passione per la vita, questo atto è un forte invito a riflettere insieme sul tema serio e urgente della generatività umana e delle condizioni che la rendono possibile; scegliendo la vita, è in gioco la nostra responsabilità per il futuro dell’umanità».
Pontificia Accademia per la vita
Città del Vaticano, 24 giugno 2022