Il tablet rubato dalla materna Fontanelle e poi recuperato dai carabinieri grazie alle foto di famiglia caricate in archivio(con una certa ingenuità) da una coppia di cittadini marocchini è solo la proverbiale punta dell’iceberg.
Sì, perché le scuole di Imola nelle ultime settimane stanno vivendo un vero e proprio incubo: ormai è difficile persino tenere il conto dei furti. Dopo le tre incursioni in due settimane alle scuole Rodari e Sante Zennaro (parte dell’Ic5) con tablet e pc rubati e danni alle porte scassinate, nei giorni seguenti sono diversi gli episodi segnalati alle forze dell’ordine che indagano su questa piaga.
«Solo nello scorso fine settimana (9-10 dicembre) abbiamo ricevuto la segnalazione di quattro raid dei ladri all’interno di diverse scuole della città» rivela il comandante della Compagnia carabinieri di Imola, il maggiore Andrea Oxilia. Alle scuole Rodari sono stati rubati altri tablet, alla scuola primaria Campanella sono stati forzati alcuni armadietti e i distributori automatici ed è stata sottratta una lavagna luminosa, all’asilo e nido Fontanelle i malviventi sarebbero entrati rubando confezioni di olio dai locali della mensa e alcune scarpe da ginnastica. A questo si aggiunge il raid alla scuola Andrea Costa, anch’essa in via Pio IX, da cui però i ladri se ne sono andati a mani vuote lasciando solo danni (una porta forzata per entrare). Se non è un’emergenza questa…
Le strutture non aiutano a prevenire i furti: «Ci sono accessi non proprio invalicabili, porte che si riescono a scassinare; chi vuole compiere questo tipo di razzie ne approfitta» sottolinea il maggiore Oxilia. Dietro diversi episodi ci potrebbe essere la stessa mano, il materiale rubato con ogni probabilità viene poi rivenduto a terzi (come si sospetta nel caso della coppia di cittadini marocchini denunciata per ricettazione).
L’attenzione delle forze dell’ordine su questi episodi è alta. E, come sottolinea il comandante dei carabinieri di Imola, non si muove solo sul binario delle indagini: «Accanto alla repressione per chi attacca le scuole, che dovrà rispondere delle proprie azioni, l’Arma prosegue nella sua attività con gli studenti volta a promuovere la cultura della legalità, con decine di incontri ogni anno e non solo».
© Riproduzione riservata