Si avvicina l’appuntamento con il Carnevale dei Fantaveicoli di Imola, la colorata sfilata che abbina fantasia e riciclo. Domenica 11 febbraio i fantaveicolisti porteranno in strada le loro creazioni contribuendo a rendere unica la manifestazione imolese, una tradizione che si rinnova da ventisette anni, frutto del lavoro dell’organizzazione e dei partecipanti, che ha consentito al Carnevale dei Fantaveicoli di entrare a far parte dell’albo regionale dei Carnevali storici.
I concorsi indetti per l’edizione 2024 sono tre: Fantaveicoli, diviso nelle categorie Fantaveicoli e Scuole (riservato alle scuole di ogni ordine e grado); Gruppi mascherati; Mascherini e biciclette (0-14 anni).
Iscrizioni fino al 2 febbraio
Per chi volesse partecipare alla sfilata dell’11 febbraio, sono ancora aperte le iscrizioni per le categorie fantaveicoli e gruppi mascherati. Termine ultimo venerdì 2 febbraio. La partecipazione ai concorsi è, come ogni anno, libera e gratuita per tutti, privati, scuole, enti e associazioni. Le giurie, nominate per tutti i concorsi in oggetto, giudicheranno le creazioni e premieranno quelle più fantasiose, innovative e green.
Tutte le informazioni, i regolamenti e i moduli per iscriversi ai concorsi sono disponibili sul sito del Comune di Imola.
I lavori modificano il percorso
Il percorso della sfilata 2024 subirà una modifica rispetto a quello delle ultime edizioni: a causa della chiusura per lavori del ponte di viale Dante, non si partirà dall’autodromo ma dall’area lungofiume di via Pirandello. Resta invariato invece l’arrivo in piazza Matteotti, dove i fantaveicoli e i gruppi mascherati partecipanti sfileranno sotto il palco, presentati da Dj Paolino di Radio Bruno.
«Speriamo che, così come l’anno scorso, gli Istituti Comprensivi della Città aderiscano numerosi – è l’auspicio dell’assessore alla Cultura Giacomo Gambi -, coinvolgendo i propri alunni e alunne nella costruzione di un Fantaveicolo che, ricordiamo, porta con sé l’attenzione ad una mobilità più sostenibile, l’utilizzo di materiali di riciclo e il desiderio di costruire un mondo più verde».
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