«Suo figlio ha avuto un incidente, ci servono contanti per aiutarlo». Una truffa al giorno dal primo giorno di aprile tra Imola, Castel San Pietro e Dozza, con lo stesso modus operandi.
Sono dieci i tentativi di truffa telefonica agli anziani registrati dalla compagnia carabinieri di Imola. E si conta, purtroppo, anche una truffa riuscita a una coppia di anziani di Imola.
«La tecnica è sempre la medesima . mettono in guardia i carabinieri -. Al telefono fisso di casa, un uomo, ignoto, si presenta generalmente come carabiniere e annuncia un accadimento grave (un incidente di un parente, sovente), chiedendo l’immediata riscossione di una somma in contanti, anche costituita da monili in possesso delle vittime».
Nel giro di qualche decina di minuti, i truffatori fanno intervenire a casa un sedicente collega che si fa consegnare tutti i soldi o i preziosi. I dieci casi tentati, di cui i carabinieri hanno raccolto le denunce e per i quali sono in atto serrate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, non si sono compiuti solo perché le vittime non hanno abboccato al raggiro.
La truffa andata a buon fine
L’unico caso consumato si è verificato ai danni di una coppia di coniugi imolesi classe 1939 che, convinti dai truffatori, hanno consegnato monili in oro per un valore di circa seimila euro ad un soggetto presentatosi presso la loro abitazione che si era carabiniere in borghese, mentre al telefono continuava a tenerli in linea un sedicente “maresciallo della stazione di Imola”. L’Arma dei carabinieri ricorda alla popolazione che in casi di tentativi di truffa è necessario interrompere la comunicazione coi malfattori e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.
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