L’Imolese perde 2-0 a Cattolica, tana dello United Riccione, e interrompe la propria striscia positiva che durava da più di un mese e mezzo. I santernini rimangono dunque fermi a quota 25, ma le cattive notizie non finiscono qui: oggi pomeriggio hanno infatti vinto tutte le formazioni che fanno compagnia al grifone ai piani alti della classifica, ovvero Tau Altopascio (32 punti dopo il 2-1 al Sasso Marconi), Forlì (30 punti, 6-1 al Piacenza), Ravenna (29 punti, 1-2 a Fiorenzuola d’Arda), Lentigione (29 punti, 0-1 a Castel Maggiore) e Pistoiese (25 punti, 1-3 a Prato, sponda Zenith). I ragazzi di D’Amore cercheranno di rialzare la testa già tra una settimana, quando al Romeo Galli – appuntamento alle 14:30 – arriverà un San Marino che arranca in zona playout dopo il deludente 0-0 interno con la Sammaurese.
Tutto in 240 secondi. Al Giorgio Calbi il derby romagnolo si dimostra vivace fin dalle prime battute, ma è nei quattro minuti compresi tra 40’ e 44’ che si decide tutto: l’incubo comincia con il più facile dei gol di Likaxhiu, ben servito dalla sinistra da Sollaku, per poi proseguire con l’espulsione di Manzoni (42’, secondo giallo) a causa di un tocco di mano in area e con la trasformazione del conseguente calcio di rigore ad opera di Ricozzi. Il match si chiude virtualmente qui: il doppio svantaggio, con l’uomo in meno, diventa irrecuperabile nonostante l’intero secondo tempo a disposizione.
«Finché siamo rimasti in parità numerica è stata una partita equilibrata – spiega a margine dell’incontro mister D’Amore, – prendere gol contro questa squadra ci sta. Gli avversari hanno giocato bene, come del resto abbiamo giocato bene noi, provandoci anche inferiorità numerica. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi: hanno cercato di reagire fino all’ultimo secondo, ma davanti ci siamo trovati una squadra in salute e che ha fatto un buon calcio, e che probabilmente ha meritato di vincere».
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