la storia di Sacmi è iniziata 105 anni fa. Il 2 dicembre del 1919, nello studio notarile Alvisi in via Mazzini a Imola. Quel giorno si presentano nove operai meccanici o fabbri con due testimoni, Roberto Vespignani e Giulio Miceti (che nella storia della cooperativa sarà un nome importante). Gli operai sono: Luigi Santandrea, Filiberto Gamberini, Tiepolo Castaldi, Paolo Nonni, Giovanni Bartoli, Guido Selvatici, Vincenzo Franceschelli, Aldo Galassi ed Armando Panari. Tutti imolesi, tranne Panari che è nato e vive a Mordano.
Quel 2 dicembre di 105 anni fa nasce la Società Anonima Cooperativa Meccanici Imola. Ovvero la Sacmi. Oggi la cooperativa è alla testa di un gruppo mondiale. Ha archiviato il 2023 con ricavi oltre i 2 miliardi di euro (+12% rispetto al 2022), il miglior risultato nella storia del gruppo, con patrimonio netto a quota 883 milioni. Conta 73
società tra produzione, distribuzione e servizi con 5.210 dipendenti in tutto il mondo (al  31/12/2023). 5.970 le domande di brevetto depositate dal gruppo Sacmi al 2023.

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Uno scenario praticamente utopico per i nove fondatori, tutti disoccupati. Dalla pulitrice-calibratrice automatica per arance, la prima macchina a marchio Sacmi sviluppata negli anni Trenta, alle prime presse per ceramica nell’immediato dopoguerra, fino alla prima soluzione completa per la produzione di tappi a corona, che vale a Sacmi il monopolio su scala mondiale. Oggi la cooperativa di via Selice è proiettata verso il futuro con l’impiego di Intelligenza Artificiale e una grande attenzione alla formazione, ma ben ancorata nel presente e sul territorio. Per i 105 anni Sacmi si è regalata un (partecipato) open day della sede di via Selice e un libro che ripercorre la vita della cooperativa imolese. SACMI: dalla bottega all’industria – Origini di una straordinaria esperienza cooperativa di  Valter Galavotti verrà presentato oggi, lunedì 2 dicembre alle ore 18, presso l’auditorium di Sacmi. Il volume narra l’evoluzione di SACMI dalla sua fondazione, il 2 dicembre di 105 anni fa, al 1958, anno cruciale in cui a prendere le redini dell’azienda è Aldo Villa, primo ingegnere in SACMI e grande interprete dei valori dell’imprenditorialità e della cooperazione.


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