Borgo Rivola fa rivivere il suo presepe, nel ricordo dell’indimenticabile don Sante Orsani. Nella frazione tra Riolo e Casola i parrocchiani della Costa hanno deciso di portare avanti il presepe meccanico con materiali di riciclo a cui aveva dato vita don Sante, venuto a mancare nel luglio scorso dopo più di 50 anni da parroco della Costa.
«Come gruppo di parrocchiani ci siamo posti l’obiettivo di portare avanti le attività che organizzavamo, nonostante la mancanza di don Sante, per mantenere viva qualche occasione di incontro e di condivisione – spiega Elisa Bandini -. Quindi la festa di San Martino, il nostro patrono, il pranzo di Natale (il 15 dicembre) e il presepe. A lavorare alla Natività ci sono Bruno Giberti, il meccanico che ha ideato e creato tutte le statuine assieme a don Sante, Pietro Prati di Marradi, che ha messo a punto l’impianto elettrico, e quest’anno io ho sistemato alcune statuine che avevano bisogno di qualche aggiustamento, il lavoro che faceva don Sante». Guardando agli anni futuri, «ci farebbe piacere che dei giovani si interessassero anche solo alla parte meccanica ed elettrica, perché se c’è qualche problema Bruno e Pietro sono ancora molto efficienti però avrebbero bisogno di un aiuto».
Un presepe… degno di nota
Non si tratta del solito presepe statico, ma di un presepe in movimento che si svolge nell’arco di 15 minuti, mostrando dapprima la condizione sociale e lavorativa con figuranti in miniatura che svolgono lavori rurali e familiari. Dopodiché ha luogo un cambio scenografico in cui viene presentata la scena della nascita di Gesù in un contesto notturno con comparsa di stelle, luna, cometa e grotta della Natività contornata da una schiera di angeli luminosi che discendono dal cielo al canto del Gloria con cui trasmettono agli uomini la gioia dell’incarnazione di Dio che, facendosi uomo, ha portato la salvezza nel mondo. Curiosi? Non resta che andare a vederlo nei locali della Parrocchia di Santo Stefano Diacono e Martire e San Martino nella Costa.
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