Simone Cerasuolo che trionfa agli Assoluti invernali di Riccione nei 50 e 100 metri rana e stacca due pass per partecipare ai prossimi Mondiali di Bucarest, mentre, a pochi passi da lui, c’è un affranto Michele Busa, dispiaciuto per non essere riuscito a eguagliarlo per appena cinque centesimi. Lo scorso sabato 16 novembre c’eravamo lasciati esattamente così. A distanza di pochi giorni, alcune cose sono cambiate, e a rappresentare l’Imolanuoto ai prossimi Mondiali di vasca corta, oltre a Cerasuolo, ci sarà anche Busa. La manifestazione, che si terrà da martedì 10 a domenica 15 dicembre nella capitale dell’Ungheria, vedrà il primo cimentarsi nei 50 e 100 rana, mentre il secondo gareggerà nei 50 e 100 farfalla.
Qui Michele Busa
«Non avendo fatto il tempo in gara per cinque centesimi, sapevo che la convocazione dipendeva dal Ct della Nazionale. Controllavo di continuo la pagina della Federazione con grande tensione – ammette Michele Busa -. Quando l’ho scoperto sono esploso di gioia, sarà la prima volta che parteciperò a un Mondiale. Ciò che mi rende ancora più felice è che verranno a vedermi anche mia mamma, mia sorella e alcuni amici. Vado a Budapest con la sicurezza che darò tutto ogni volta che scenderò in acqua, il mio obiettivo è quello di migliorare i miei tempi personali. Mi sento pronto, credo che mai come quest’anno sono stato così in forma e consapevole dei miei mezzi. La motivazione è tanta, voglio fare bene e dare valore al lavoro fatto in questi anni a Imola. Di solito non sento la tensione tanto prima della gara, quindi per ora sono abbastanza tranquillo. Spero di essere bravo a trasformare la tensione in carica, di solito mi riesce bene». Questo, senza dubbio, è il punto più alto della carriera di Michele Busa. «La qualificazione a questo Mondiale è stato il mio obiettivo da quando l’anno scorso si è conclusa la stagione che qualificava alle Olimpiadi. Ho passato le due settimane di pausa tra una stagione e l’altra a rilassarmi, ma senza lasciarmi troppo andare. Non mi aspettavo di qualificarmi, ma ho lavorato per riuscirci e un po’ ci speravo. Tra i campionati italiani e questo Mondiale passa soltanto un mese, è abbastanza complicata la preparazione in questi casi. Col mio allenatore Cesare Casella stiamo collaborando per riuscire ad arrivare nelle condizioni migliori possibili alle gare».
Qui Simone Cerasuolo
Il ranista 2003 ha le idee chiare in vista dei prossimi Mondiali a Budapest. «L’obiettivo è quello di entrare in finale e poi vedere cosa succede. Le motivazioni sono sempre alte, è un onore e una grande gioia poter gareggiare a questi livelli. Dal punto di vista della preparazione credo di essere messo abbastanza bene. Per gli assoluti ero al 100% e non sarà facile mantenere una forma alta anche in Ungheria, però faremo di tutto per dare il massimo. In questi giorni stiamo lavorando bene e stiamo cercando di ritrovare le energie che abbiamo perso nelle gare di Riccione». E chissà se, anche in terra ungherese, Cerasuolo riuscirà a mostrare quel tatuaggio con la scritta 40026. «Sono nato a Imola e con il passare degli anni la sento sempre più mia. Qui si sta bene, è il giusto compromesso tra una grande città e un luogo silenzioso. C’è tutto quello che mi interessa. Lo scorso anno non abbiamo vissuto un momento facile all’Imolanuoto siccome nessuno si è riuscito a qualificare alle Olimpiadi. Mi è venuto d’istinto esultare mostrando il tatuaggio».
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