Spesso sentiamo parlare della gioventù come un’età problematica, distante dalla fede e difficile da coinvolgere nella vita ecclesiale. Eppure, guardando agli annunci provenienti dal Dicastero delle Cause dei Santi, tra gli inviti che papa Francesco sembra fare a tutti per questo 2025 c’è sicuramente quello a riscoprire e riconoscere nella giovinezza una vocazione missionaria.
È proprio un giovane milanese, Carlo Acutis, nato al cielo a soli quindici anni nel 2006 e che sarà canonizzato il 27 aprile prossimo, sarà protagonista del mese di gennaio in diocesi. Oltre alla presenza permanente nella parrocchia di Zolino di un reliquia del beato, la mostra realizzata dal professor Giustino Perilli (presidente della Fondazione Oasi App) dopo l’esposizione a Casola Valsenio dal 9 al 18 gennaio, farà tappa a Massa Lombarda.
La mostra sarà presentata al termine della messa delle 10.30 del 19 gennaio e rimarrà visitabile fino al 29, in concomitanza con le celebrazioni per il patrono San Pêval di segn.
Quella delle mostre tra arte, testimonianze e fede è una tradizione consolidata a Massa e si inserisce tra le iniziative per celebrare il patrono della comunità, il 25 gennaio. Negli anni l’iniziativa ha generato sinergie e alleanze tra la parrocchia, le aziende della città (che sponsorizzano l’iniziativa) e le scuole, racconta Marilena Franti, referente per l’organizzazione della mostra. «Da anni si è costituito un gruppo di giovani e adulti che, ricevendo una formazione, un vero e proprio cammino di fede, si rende disponibile a tenere visite guidate alla mostra. Anche quest’anno verranno a visitare la mostra le scuole. Per noi è importante perché abbiamo visto che i ragazzi, venuti con le loro classi, spesso tornano il fine settimana per fare da guide ai familiari».
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