4, Febbraio, 2025

Ottant’anni senza la torre civica, una mancanza diventata presenza a Castel Bolognese

Alle ore 14 di domenica 4 febbraio 1945 il simbolo della cittadina romagnola veniva fatto crollare dai tedeschi. Ma il suo ricordo è ancora vivo per i castellani. Nel numero in edicola l'approfondimento!

Sono pochi i castellani che possono dire di aver visto la torre civica con i propri occhi. Sono quelli nati prima del 4 febbraio 1945, giorno in cui la torre venne fatta saltare dai tedeschi. Esattamente 80 anni fa, oggi.
Nonostante siano passati otto decenni, la torre è ancora un simbolo identitario di Castel Bolognese. Tanti, infatti, sono i segni che testimoniano quanto il monumento che non c’è più sia radicato in città, tanto che «sebbene la maggioranza dei castellani non l’abbia mai vista, questa mancanza è diventata presenza» fa notare il sindaco Luca Della Godenza.

Come ricorda Paolo Grandi nel testo pubblicato nel numero del nostro settimanale di giovedì 30 gennaio, «la mattina di domenica 4 febbraio 1945 i guastatori tedeschi iniziarono a perforarne le basi per creare i fornelli delle mine. Poi, con precisione teutonica, passarono in tutte le cantine, finanche in quelle dell’ospedale, per comunicare che nel primo pomeriggio la torre sarebbe saltata. I castellani restarono increduli alla notizia e molti si domandarono a che servisse questa distruzione. Alle 14, così concordano tutti i testimoni, un tremendo boato ed una forte scossa segnarono ciò che restava del vecchio castello, che ora aveva perduto per sempre la sua piazza settecentesca». Tanto che in un murale che si trova su una casa accanto alla chiesa di San Petronio è raffigurato un quadrante di orologio con le lancette posizionate su un orario non causale: quello dell’abbattimento della torre.

Le fondamenta della torre riemerse durante i lavori della piazza nel 2017

Un legame ancora vivo
Il Comune di Castel Bolognese, nell’immediato dopoguerra, adotta l’immagine della torre sulle sue buste tramite un bel disegno di Astor Ciamei, allora geometra comunale. Il periodico locale dell’allora Partito Comunista Italiano era intitolato La Torre. Lo stesso nome è stato dato inoltre, al centro sociale Auser. Nel 2005, in occasione dei 60 anni dalla Resistenza e della Liberazione, nell’ex chiesa della Misericordia si tiene la mostra storico-documentaria L’invisibile sentinella – Storia della torre civica di Castel Bolognese (a cura di Andrea Soglia, Paolo Grandi, Lorenzo Presutti, Pier Paolo Sangiorgi). Nel 2007 la Bcc della Romagna Occidentale vara un nuovo logo, in cui accanto al nome della banca spunta il disegno stilizzato della torre civica.
Tanti anche i progetti emersi nel corso del tempo per ricordare “l’invisibile sentinella” di Castel Bolognese, poi non andati in porto.
Se vuoi saperne di più, leggi l’articolo completo nel numero del nostro settimanale in edicola da giovedì 30 gennaio o nell’edizione digitale!
Ora è possibile acquistare anche la copia digitale (in formato pdf) del giornale dal nostro sito di e-commerce: fai click qui!

Il modellino 3D
In questa panoramica di tracce che testimoniano quanto la torre civica sia viva nell’animo dei castellani, si inserisce anche una riproduzione in 3D. A farla stampare è l’Editrice Il Nuovo Diario Messaggero nel 2017. Nel suo piccolo, è proprio il caso di dirlo, il modellino è l’unico esempio concreto della torre civica. Per chi desidera acquistarlo è sufficiente rivolgersi ai nostri uffici a Imola, in via Emilia 77/79, tel. 0542-22178; email: [email protected]. Il modellino è disponibile anche nella nostra libreria online: https://www.ilnuovodiario.com/libreriaonline/prodotto/torre-civica-di-castel-bolognese/


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