4, Febbraio, 2025

Sopralluogo del commissario Curcio nel circondario imolese

Il nuovo commissario per la ricostruzione ha fatto visita a diversi punti lungo il Sillaro e il Santerno, toccati da esondazioni e frane

Il commissario straordinario per la ricostruzione Fabrizio Curcio, incaricato dal Governo per gestire l’emergenza post-alluvione, ha fatto visita al territorio del circondario imolese per un confronto diretto con i sindaci dei Comuni interessati.
Ad accompagnarlo anche la sottosegretaria alla presidenza della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini. Durante la visita sono stati effettuati sopralluoghi in tre punti del territorio: prima tappa a Castel San Pietro Terme, in via Gradara, a cavallo dell’A14, all’ex cava dove era già prevista una cassa di espansione per il Sillaro, a protezione degli abitati di Castel Guelfo, Medicina e alcune frazioni di Imola. La progettazione dell’opera è stata inserita nel programma stralcio dei Piani speciali.
Seconda tappa, località Ponte Molino Nuovo tra Castel San Pietro e Casalfiumanese, lungo il corso del Sillaro. Qui sono in corso lavori dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile per la “centralizzazione” del corso d’acqua, a difesa dell’abitato.
Terza tappa, via Rineggio a Borgo Tossignano, lungo il Santerno.
Qui, a maggio ma anche a novembre 2023, e nell’autunno 2024, il fiume è esondato allagando le aree limitrofe all’alveo.

Tra i punti che sono stati presentati al commissario c’è la criticità idraulica, a partire dalle esondazioni dei fiumi/torrenti Sillaro, Santerno, Quaderna, Gaiana e Idice. Per i sindaci è necessario «un piano strutturato di interventi, sia di breve periodo sia di medio lungo periodo, per la messa in sicurezza degli argini e il potenziamento delle opere di contenimento». Sul versante frane, che ha interessato i comuni della valle del Santerno, di Dozza, Castel San Pietro e Imola, «si rende urgente un intervento di consolidamento e ripristino delle aree colpite con un coordinamento pubblico più significativo».

Le criticità idrauliche
Per quanto riguarda il torrente Sillaro, il fiume è esondato (maggio 2023, settembre e ottobre 2024) nel territorio comunale di Dozza (località Pianta), per un sormonto delle sponde dovuto anche a ostruzioni, e per la mancanza di un’arginatura nel punto dell’ex cava di Castel Guelfo. Le acque tracimate hanno raggiunto il territorio del comune limitrofo di Castel Guelfo, dove sono stati registrati i danni principali, e il territorio del comune di Imola (Sesto Imolese, fino al confine con Dozza). A Castel San Pietro Terme, in almeno un paio di posizioni all’interno del capoluogo e/o subito a ridosso dello stesso, e in corrispondenza del nucleo abitato subito a monte della frazione di Molino Nuovo, l’alveo del Sillaro presenta numerosi accumuli di materiale, in particolare ghiaioso, che hanno determinato la deviazione del suo corso. Tutto ciò ha provocato numerose erosioni delle sponde mettendo così a rischio la sicurezza delle abitazioni presenti. Diverse delle stesse erosioni sono in corrispondenza delle spallette di alcuni ponti principali: ponte della Mingardona, di Molino Nuovo, di Fiagnano e passerella pedonale in corrispondenza del parco lungo Sillaro all’interno del capoluogo.
Sul territorio di Casalfiumanese, dopo gli interventi di risagomatura effettuati dal Comune in prossimità di via Beccara e via dei Guadi, si chiede di valutare una risagomatura di tutto il tratto a monte, in modo da proteggere le infrastrutture presenti.
Sul territorio di Medicina, diverse le criticità: la tenuta dei canali di bonifica in caso di rotture arginali (come la rottura dell’Idice a Selva Malvezzi, che ha fatto esondare i canali Sesto Alto e Sesto Basso); le tracimazioni dei torrenti Sillaro, Gaiana, Quaderna che non riescono più a contenere l’acqua in caso dei sempre più frequenti fenomeni estremi; il torrente Idice che presenta sempre situazioni critiche, a rischio rotture o tracimazioni.
Per quanto riguarda l’asta fluviale del Santerno, nel comune di Fontanelice ci sono evidenti erosioni delle sponde causate dalle alluvioni del 2023 e aggravate nel 2024. Particolare attenzione va all’erosione delle sponde sul Rio Colombarino, affluente del Santerno; erosione che ha comportato danni ingenti sul 2024 alla piscina comunale, per la quale mancano le risorse utili alla risistemazione.
Evidenti erosioni delle sponde (in destra idraulica) anche a Borgo Tossignano; fenomeni, questi, che si sono attivati con l’alluvione del 2023 e aggravati con gli eventi del 2024. Anche nel comune di Casalfiumanese, sul Rio Casale (affluente del Santerno) si segnalano erosioni delle sponde che mettono a rischio le abitazioni confinanti, in particolare nel tratto di centro paese.


© Riproduzione riservata

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