Tra le assenze più pesanti di cui ha sofferto l’Imolese nell’ultimo periodo, sicuramente, c’è quella di Lorenzo Dall’Osso: la solidità e la leadership del capitano santernino – assente per infortunio contro Cittadella e Progresso, tornato in panchina contro il Fiorenzuola – servirebbero più che mai a un’Imolese in crisi, incapace di vincere da esattamente due mesi. Il classe ’95, che dovrebbe essere ormai prossimo al rientro in campo, analizza il momento rossoblù.
La sua squadra sta attraversando un periodo decisamente poco fortunato
Alla sfortuna credo poco, nel senso che la sfortuna può penalizzare per una o due partite: se sono due mesi che non si vince, significa che tutti dobbiamo farci qualche domanda e che dobbiamo trovare velocemente qualche risposta. Il problema sicuramente non risiede nella preparazione delle partite: negli allenamenti pedaliamo e quando scendiamo in campo sappiamo sempre cosa dobbiamo fare. La colpa, se così si può chiamare, è di noi giocatori e non certo del mister e dello staff, che stanno facendo un lavoro ottimale.
Quanto è mancato Dall’Osso all’Imolese nelle ultime uscite?
Non lo dico per umiltà, ma penso che le mie assenze non c’entrino nulla: chi gioca al mio posto è assolutamente all’altezza. Ciò che sta mancando è un 2 o 3% di atteggiamento che, invece, nel girone di andata non ci era mancato. Certo, è vero che in questo momento gli episodi non stanno girando dalla nostra parte, ma se non basta dare 100 dobbiamo dare 130: il gruppo è sempre stato coeso, abbiamo le qualità per uscire da questa situazione e la partita di domenica sarà l’occasione perfetta per farlo. Un match come quello del Benelli si prepara da solo.
A proposito del Ravenna, che partita vi aspettate?
A livello di nomi, sulla carta, si tratta della squadra più forte del campionato. Affrontare in trasferta una formazione del genere, in un momento per noi così difficile, non è complicato, di più: nonostante tutto, da quanto sto vedendo in settimana, sono convinto che non andremo là a fare una gita, ma daremo tutto per ottenere dei punti, che su un campo del genere varrebbero doppio.
Credete ancora nei playoff?
Assolutamente sì, in caso contrario potremmo anche non scendere più in campo. Lotteremo fino a che la matematica non ci condannerà all’esclusione dalle prime cinque posizioni: inoltre mancano ancora gli scontri diretti con Lentigione e Pistoiese, che tra l’altro avranno luogo a breve. Penso che si tratti di match alla nostra portata e che dipenderanno da noi più che dagli avversari. Dovremo poi essere bravi a non lasciare punti contro formazioni più indietro in classifica, non esistono partite facili come ha dimostrato il Fiorenzuola.
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