Circa tre anni fa Il Nuovo Diario Messaggero ha presentato ai suoi lettori una rinnovata veste grafica, con l’obiettivo di coniugare ariosità e chiarezza espositiva delle nostre pagine. Una modifica che ha raccolto numerosi consensi tra i lettori e che nelle nostre intenzioni era parte di un progetto di revisione più ampio: armonizzare e rafforzare il raccordo della testata cartacea con le potenzialità che le nuove tecnologie mettono a disposizione: sito internet e social forum, nella consapevolezza che il dilatarsi delle frontiere comunicative richiede l’utilizzo di nuovi strumenti, che non escludano quelli esistenti, ma li integrino tra loro, rispondendo alla necessità di essere testimoni digitali, cioè presenti in questi nuovi amplissimi recinti comunicativi, che racchiudono insieme enormi potenzialità e rischi di medesime proporzioni.
Nel suo messaggio per la giornata mondiale delle comunicazioni sociali del 2014, papa Francesco ricorda: “la velocità dell’informazione supera la nostra capacità di riflessione e giudizio e non permette un’espressione di sé misurata e corretta … L’ambiente comunicativo può aiutarci a crescere o, al contrario, a disorientarci. Il desiderio di connessione digitale può finire per isolarci dal nostro prossimo, da chi ci sta più vicino”. Per questi motivi presentiamo oggi un secondo importante aspetto del nostro progetto di rinnovamento comunicativo: il nuovo sito del settimanale diocesano (www.ilnuovodiario.com), attivo dal prossimo febbraio, modificato radicalmente nella sua veste grafica, ma soprattutto arricchito di tre ulteriori potenzialità: aggiornamento costante e continuo delle notizie, presenza dei libri pubblicati dall’Editrice Il Nuovo Diario Messaggero, interazione in tempo reale con Facebook e Twitter.
In questo modo il settimanale diocesano mira a potenziare lo spessore qualitativo e quantitativo della sua presenza sul nostro territorio, nella consapevolezza che un’azione professionalmente più qualificata ed organica affina l’efficacia giornalistica della nostra testata, ma che il suo ruolo di strumento comunicativo della Diocesi di Imola richiede a livello locale ciò che papa Francesco ha delineato con efficacia nel suo già ricordato intervento del 2014: “Non sono le strategie comunicative a garantire la bellezza, la bontà e la verità della comunicazione. Anche il mondo dei media non può essere alieno dalla cura per l’umanità, ed è chiamato ad esprimere tenerezza … Il coinvolgimento personale è la radice stessa dell’affidabilità di un comunicatore. Proprio per questo la testimonianza cristiana, grazie alla rete, può raggiungere le periferie esistenziali”.