Martedì 8 settembre 2015, una delegazione ministeriale della Repubblica d’Albania ha fatto visita all’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, nell’ambito di un progetto coordinato dall’Anci. La delegazione è stata accolta dal presidente dell’Unione Luca Piovaccari, dal direttore generale Francesco Frieri, dalla responsabile della programmazione territoriale Monica Cesari e dal responsabile dei servizi informativi Marco Mondini.
L’Albania è interessata da una importante riforma territoriale, che prevede una nuova suddivisione del territorio in 61 comuni, dai 351 attuali.
Pertanto, lunedì 7 settembre è stata siglata una dichiarazione congiunta tra il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il ministro albanese Bledar Cuçi. Questo accordo nasce per favorire lo scambio e la cooperazione tra Regione Emilia-Romagna e il Ministero di Stato degli Affari Locali della Repubblica di Albania nel campo del decentramento amministrativo, della fusione dei Comuni, del riassetto istituzionale, della promozione e della cooperazione reciproca.
La dichiarazione congiunta si impegna ad attivare visite di studio nella Regione Emilia-Romagna per conoscere le pratiche di successo organizzativo e gestionale e le funzioni assegnate ai Comuni, oltre che per rafforzare la partnership per la cooperazione nella realizzazione di progetti comuni finanziati da programmi europei, nazionali e internazionali proprio dedicati al riassetto istituzionale e al decentramento amministrativo.
L’accordo prevede inoltre di facilitare, anche avvalendosi della collaborazione di ANCI Emilia-Romagna, l’acquisizione di competenze qualificate che hanno contribuito a progetti nell’ambito del riassetto istituzionale della Regione Emilia-Romagna, soprattutto nell’ambito di tributi e imposte, dell’organizzazione dei servizi e della pianificazione territoriale, della gestione dei servizi informativi, dei lavori pubblici e dei servizi alla persona.
Tra i modelli virtuosi dell’Emilia-Romagna rientra a pieno titolo l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna: nove Comuni, 103mila abitanti, 29 servizi unificati e un bilancio consolidato che ha permesso dal 2008 ad oggi, grazie alle economie di scala, un risparmio di circa 7 milioni di euro (circa il 10%).
La delegazione albanese, attraverso la visita odierna, ha potuto conoscere da vicino i processi che hanno portato all’unificazione dei servizi nella Bassa Romagna, e i conseguenti vantaggi che ne sono derivati per l’amministrazione del territorio. Tra gli aspetti di maggior interesse, la pianificazione urbanistica e la gestione dei servizi informatici.
“I processi di conferimento dei servizi sono spesso lunghi e complessi, ma nel tempo portano a numerosi vantaggi, non solo economici. Per esempio, grazie alla creazione di uffici strutturati che nei piccoli Comuni non potrebbero esistere, il personale ha la possibilità di specializzarsi in determinati settori, contribuendo quindi a un miglior funzionamento della macchina amministrativa. I vantaggi per il cittadino si traducono invece in una migliore qualità dei servizi: per esempio, nell’ambito dell’urbanistica, sono state uniformate nei nove comuni le pratiche per tutto ciò che riguarda l’edilizia, comportando quindi una riduzione della burocrazia e riducendo i tempi”.