Ieri sera (lunedì 3, ndr) all’Assemblea del Circondario, tra gli altri punti, si è discusso di una istanza presentata da un consigliere di maggioranza (PD Indipendenti) circa la decadenza di 11 consiglieri per almeno tre assenze ingiustificate (certo che se 11 consiglieri su 24 hanno così tante assenze una domanda sull’utilità reale di questo ente occorre farla). Questi i fatti. La richiesta di decadenza era motivata da un’ articolo (n.5, punto1, comma B) del Regolamento vigente che recita: La decadenza è pronunciata dall’Assemblea su richiesta del Presidente o di un componente, per i seguenti motivi: b) assenza non giustificata per tre volte consecutive alle sedute dell’Assemblea. La Segretaria ha comunicato all’Assemblea che degli 11 consiglieri erano stati riconosciuti passibili di decadenza con oltre 3 assenze solo 5 consiglieri. Dopo ampia discussione la Presidenza ha messo ai voti la proposta di una consigliera di maggioranza di procedere ad una votazione palese sulla eventuale decadenza dei 4 consiglieri (perché nel frattempo erano giunte le dimissioni di una consigliera) e con una sola votazione complessiva. Votazione che si è conclusa a maggioranza con la NON decadenza. Ora non voglio entrare nel merito dell’istanza, anche se un mio parere l’ho espresso, ma vorrei fare una riflessione sul come è stato applicato il Regolamento che all’art.5 punto 2 dice: Nel caso di assenza non giustificata per tre sedute consecutive il Presidente o un componente dell’Assemblea possono assumere l’iniziativa per la decadenza di un componente, dando comunicazione scritta all’interessato, ai sensi dell’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 2414, dell’avvio del procedimento amministrativo. Questi può far valere le cause giustificative delle assenze, fornire eventuali documenti probatori, entro 20 giorni decorrenti dalla data di ricevimento. Decorso il termine, l’Assemblea esamina la proposta e il componente interessato ha il diritto di intervenire e di esporre le proprie ragioni. L’Assemblea delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte dell’interessato. La decadenza è dichiarata qualora la proposta sia accolta, con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea. L’art. 1 comma 1 del Regolamento dell’Assemblea del Nuovo circondario Imolese dice: La costituzione, l’organizzazione ed il funzionamento dell’Assemblea sono disciplinati dalle leggi, dallo Statuto e dal presente Regolamento. Qualora, nel corso delle sedute, si presentino situazioni che non sono disciplinate dalle predette fonti normative, la decisione in merito è adottata dal Presidente che può sottoporla all’Assemblea, che si esprime a maggioranza dei Consiglieri presenti. Ora non mi pare che in questo caso si fosse di fronte ad una situazione non disciplinata, il Regolamento è chiaro: L’Assemblea delibera, tenuto adeguatamente conto delle cause giustificative presentate da parte dell’interessato. La decadenza è dichiarata qualora la proposta sia accolta, con votazione a scrutinio segreto, a maggioranza assoluta dei componenti l’Assemblea. Secondo il Regolamento la votazione andava fatta a scrutinio segreto e per singolo consigliere. Perché non si è voluto rispettare il regolamento ? E non vale “l’assemblea è sovrana e decide come vuole” come si è sentito dire e che denota uno “spiccato senso democratico”, lo Statuto del Nuovo Circondario Imolese parla chiaro: il funzionamento dell’Assemblea, nel quadro dei principi del presente statuto, è disciplinato dal regolamento, approvato a maggioranza assoluta dei componenti assegnati, che prevede in particolare le modalità per la convocazione, per la presentazione delle proposte e degli emendamenti alle proposte e la discussione. Concludo dicendo che non sono un fanatico del Regolamento, però qualcuno mi deve spiegare perché l’Assemblea del Nuovo Circondario Imolese si è data questo strumento per “regolare” la propria vita e la propria funzionalità ed invece lo si utilizza come un elastico a seconda delle necessità? A breve presenterò una mozione per modificare il Regolamento.
Graziano Galassi,
consigliere comunale di Dozza,
delegato al Nuovo Circondario Imolese